DIGA ISOLA SERAFINI, RIAPRE IL CORRIDOIO FLUVIALE DAL MARE ADRIATICO AL LAGO DI LUGANO (PROGETTO LIFE CON-FLU-PO)
Il 17 marzo 2017 è stata inaugurato il passaggio per pesci della diga di Isola Serafini posto tra le province di Cremona e Piacenza nel comune di Monticelli d’Ongina. Ultimo atto per il completamento di un corridoio ecologico che avrà una lunghezza di 580Km e riconnetterà i tratti del fiume Po a monte e a valle della diga e collegherà il Mar Adriatico ai laghi Maggiore e di Lugano, lungo il Ticino e il Tresa.
Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Simona Caselli, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, l’assessore all’agricoltura lombardo, Gianni Fava, e il sindaco di Monticelli D’Ongina, Michele Sfriso.
L’opera avrà effetti positivi in particolare per alcune specie migratrici a rischio di estinzione e protette dall’UE tra gli altri, lo storione comune, Acipenser naccarii, la cheppia, o Alosa fallax, il barbo nelle due varietà canino e padano, Barbus meridionalis e Barbus plebejus, la lasca o Chondrostoma genei, la savetta, o Chondrostoma soetta, il cobite fluviale o Cobitis taenia, la lampreda padana o Lethenteron zanandreai, la trota marmorata o Salmo marmoratus.
Il progetto Life – Conflupo che ha avuto inizio il 3 dicembre 2012 e che si è concluso nel 2017, è stato selezionato direttamente dalla Commissione Europea tra le numerose candidature presentate dai 27 paesi aderenti all’Ue nel 2012. La virtuosità del progetto e della sua realizzazione lo indica dalla Commissione Europea tra le “best practices” nei progetti Life Natura. L’inaugurazione del passaggio per i pesci della diga di Isola Serafini è il posizionamento dell’ultima tessera del mosaico.
Alcuni dati economici del progetto, il cui budget complessivo € 7.088.476 è suddiviso come segue:
- € 3.496.809 cofinanziamento comunitario,
- € 3.091.667 di cofinanziamento tra i partner (€ 394.667 a carico di Regione Lombardia),
- € 500.000 di cofinanziamento da parte di Enel Green Power.
La Lombardia è stata la capofila di una joint venture di 7 partner, che ha portato alla realizzazione del corridoio blu, soluzione in grado di monitorare e registrare per 24 ore al giorno il passaggio dei pesci. La Regione Emilia-Romagna ha poi messo a disposizione oltre 2 milioni attraverso Aipo (l’Agenzia interregionale per il fiume Po) per gli interventi infrastrutturali.
I Soggetti sostenitori sono il Canton Ticino, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, le Regioni Piemonte e Veneto, la DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile e la Federazione italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (FIPSAS).
Le altre due dighe, quella del Panperduto e di Porto della Torre, erano state già dotate di un passaggio per pesci, ma l’intervento non sarebbe stato completo senza questa vera e propria «scala d’acqua», il concetto è simile ai sottopassi utilizzati per evitare agli animali selvatici l’attraversamento delle strade.
Principali dati sulla diga:
- 635 metri di estensione totale;
- 4 m cubi al secondo di portata d’acqua;
- 2 canali larghi quasi tre metri ciascuno e scavati fino a più di dieci metri sotto al piano di campagna;
- cabina con vetrata verso il canale per monitorare il transito dei pesci;
- gabbia di cattura per garantire lo studio dei pesci in transito o di prelevare le specie più dannose.
Il progetto prevede anche l’allevamento e il rilascio di esemplari giovanili di alcune specie minacciate.
L’opera è dotata di un locale di “monitoraggio e divulgazione didattica”. Quando le condizioni di trasparenza dell’acqua sono favorevoli, è possibile vedere attraverso due ampie vetrate il passaggio delle diverse specie di pesci. Nello stesso locale, inoltre, sono posizionate telecamere che registreranno in automatico i vari passaggi, in modo da monitorare il reale flusso delle specie ittiche.
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