Autore: Ing. Marco Belicchi
Convegno IL VALORE DELL’ACQUA – Cambiamenti climatici e nuovi scenari di gestione
Sabato 16 settembre 2017, la Corte della Faggiola a Gariga di Podenzano (Piacenza) ha ospitato, nell’ambito dell’iniziativa: “Un Po di Blu – Festa del turismo sostenibile, rassegna gastronomica del Po e delle valli piacentine”, il convegno “Il valore dell’acqua – Cambiamenti climatici e nuovi scenari di gestione” organizzato dal Consorzio di Bonifica di Piacenza e moderato da Nicoletta Bracchi, direttore di Telelibertà.
Aprendo i lavori Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, ha ricordato come l’eccezionale siccità dell’estate 2017 che ha interessato la provincia di Piacenza e ha indotto il Consorzio alla ricerca di soluzioni per fronteggiare l’emergenza, ma anche all’individuazioni di interventi di medio e lungo termine in grado di ridurre l’impatto della siccità.
Relatori intervenuti al convegno “IL VALORE DELL’ACQUA – Cambiamenti climatici e nuovi scenari di gestione”:
Sandro Nanni (responsabile della sala operativa meteo di ARPAE Emilia-Romagna). Ha sviluppato l’analisi della stagione meteorologica 2017 e gli scenari dei cambiamenti climatici.
Pier Luigi Vercesi (docente di geologia e geomorfologia applicata presso il Dipartimento di Scienza della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Pavia). Il suo intervento era costituito da due parti: nella prima ha inquadrato l’evoluzione idrogeomorfologica recente dei territori della provincia di Piacenza e zone limitrofe, sia di Appennino che di pianura. Nella seconda ha introdotto il tema dell’utilizzo razionale delle acque, sotterranee e di superficie. Concetti declinati tra passato, presente e (soprattutto) futuro alla luce dei fenomeni siccitosi e di tendenza al cambiamento climatico.
Filippo Volpe (direttore dell’area tecnica del Consorzio di Bonifica di Piacenza).Ha ripercorso le date principali della crisi idrica 2017. Dai primi segnali fin dai mesi invernali di inizio anno, alle ordinanze e provvedimenti del Governo dei mesi estivi volti a fronteggiare la grave emergenza che hanno portato un finanziamento di 2’100’000 euro per interventi immediati: dall’alimentazione degli acquedotti rurali consortili mediante autobotti, alla realizzazione di nuovi pozzi, alla razionalizzazione e miglioramento di infrastrutture esistenti volte a mitigare per quanto possibile l’impatto della siccità sullo sviluppo delle colture agricole.
Interventi emergenziali 2017
Passando in rassegna gli interventi emergenziali messi in atto nell’estate 2017, di particolare rilevanza, risulta quello messo in atto presso la diga di Mignano. Questo garantisce tuttora ininterrottamente da inizio luglio l’approvvigionamento idropotabile a ca. 60’000 presone residenti nei tre comuni della media val d’Arda (Lugagnano, Castellarquato e parte di Vernasca).
Il sistema di recupero delle perdite delle valvole dello scarico di fondo della diga vede come elemento centrale e sostanziale la vasca di dissipazione realizzata a piede diga negli anni 2006-2010, su progetto e direzione dei lavori di Studio Majone Ingegneri Associati, nell’ambito dei lavori di ristrutturazione di II lotto. Va sottolineato come elemento sicuramente “curioso” che un elemento che nasce per la gestione in sicurezza dello sbarramento nel corso di eventi di piena particolarmente gravosi svolge da quasi tre mesi, ininterrottamente 24 ore su 24, una funzione essenziale nella gestione dell’emergenza siccità.
Programma interventi gestione crisi idrica
Scorrendo, invece, gli interventi in programma per il miglioramento della gestione di situazioni di crisi idrica l’ing. Volpe ha ricordato la particolare valenza strategica per il comprensorio irriguo della val d’Arda del progetto di “interconnessione” del sistema irriguo “Basso piacentino-val d’Arda”, redatto nel 2004 dallo Studio Majone Ingegneri Associati per conto dell’allora Consorzio Bacini Piacentini d Levante con sede in Fiorenzuola d’Arda. Il progetto definitivo ha visto l’ideazione e lo sviluppo tecnico-economico di una condotta adduttrice di grande diametro, alimentata da due stazioni di sollevamento, in grado di sollevare le acque provenienti dal Po fino a Fiorenzuola, per un importo lavori pari a 12.500.000,00 di euro ed un corrispondente finanziamento di euro 18.000.000,00