di Michele Ferrari e Elena Bocciarelli
Nella giornata di mercoledì 17.02.2016 si è tenuta la visita istituzionale del ministro dell’ambiente Galletti al cantiere dello scolmatore del Fereggiano, a fare gli onori di casa il sindaco di Genova Marco Doria e l’assessore ai lavori pubblici e alle manutenzioni Giovanni Crivello, presente anche il governatore della Liguria Giovanni Toti, l’assessore regionale Giacomo Giampedrone, il responsabile di #italiasicura Mauro Grassi e il coordinatore dell’Ufficio II Rischi Idrogeologici e Antropici della Protezione Civile, Roberto Oreficini Rosi.
“A Genova stiamo facendo probabilmente – ha detto il ministro all’Ambiente – una delle più grandi ristrutturazioni idrauliche che sia mai stata fatta in Italia. Oggi sono venuto a rendermi conto di persona dell’apertura dei cantieri“.
Nella giornata successiva di giovedì 18.02.2016 alla presenza dell’assessore Giovanni Crivello del Comune di Genova, del RUP ing. Stefano Pinasco sempre del Comune di Genova, di uno dei progettisti dello Studio Majone Ingegneri Associati – ing. Denis Cerlini – e dei tecnici dell’impresa esecutrice – ing. Gianmarco Farisé e ing. Pierfrancesco Radaelli – si è tenuta la visita in cantiere degli operatori di Rai 3 per la realizzazione di un servizio sull’avanzamento delle attività e sul rapporto tra il cantiere e la cittadinanza.
Tema quest’ultimo molto sentito, motivo per cui l’impresa esecutrice ha predisposto un sito internet per tenere costantemente informata la cittadinanza sull’avanzamento delle attività di cantierizzazione (http://www.scolmatorefereggiano.it/).
In proposito si ricorda che il progetto definitivo di messa in sicurezza del T. Fereggiano è stato redatto dallo Studio Majone Ingegneri Associati – assieme all’ATI di progettisti composta da Technital (mandataria), Studio Galli Ingegneria ed Artelia Eau & Environnement – nell’Aprile del 2014 (vedi https://www.studiomajone.it/the-bisagno-river-diversion/).
Cantiere di grande complessità sia per le lavorazioni che per il contesto realizzativo in cui si inserisce (centro città), due numeri per darne conto dell’importanza:
- 3.717 i metri di lunghezza complessiva della galleria per lo scolmo a mare delle portate di piena del T. Fereggiano;
- 9.50 m il diametro della galleria a sezione policentrica nel tratto di sbocco a mare;
- 5.20 m il diametro della galleria a sezione policentrica a servizio del T. Fereggiano e rivi Noce e Rovare;
- 4 il numero degli aerofori (di diametro esterno 900 mm) per eliminazione sovra/sottopressioni in caso di messa in pressione della galleria;
- 26.50 x 12.00 m le dimensioni del camerone di dissipazione dell’opera di presa del T. Fereggiano di altezza 12.00 m;
- 160 mc/s la massima portata esitabile a mare;
- 1.110 i giorni naturali e consecutivi (pari a circa 3 anni e 1 mese) di durata dei lavori;
- 45 i milioni di euro di finanziamento.
Dopo la consegna dei lavori all’impresa PAC S.p.A. in data 7 Aprile 2015 e l’effettivo avvio delle lavorazioni il 2 Luglio 2015, che nei primi messi hanno riguardato la zona dello sbocco a mare (realizzazione delle opere di sostegno), nei giorni scorsi sono iniziate le attività di sfondo del tratto di galleria.
La costruzione dello scolmatore Fereggiano si costituisce di una prima fase di mero adeguamento del tratto di galleria già esistente di lunghezza pari a 909 metri (realizzata negli anni ‘90 e mai ultimata) per poi passare alla realizzazione del tratto ex-novo della galleria sino all’opera di presa (pozzo a vortice e camerone di dissipazione) per una lunghezza complessiva di 3717 m circa. Proprio di quest’ultimo tratto di galleria sono iniziate le attività di sfondo (già realizzati i primi metri di avanzamento) tramite l’impiego di esplosivo con due brillamenti (in termine tecnico volate) giornalieri.